Trasferirsi non è mai facile, ormai Erin si era abituata a viaggiare da un paese all'altro, alla ricerca assidua di sua madre, per porre fine ai suoi incubi, compiendo così vendetta. Fluttuava nel cielo scuro sopra la sua scopa, un piccolo micio nero dormiva sul suo cappello, piano planò verso il terreno. Un lieve balzo e i suoi piedi stretti in due scarpe dal tacco alto e sottile, toccarono il suolo. Roteando il manico di legno, fece sparire la scopa. Nella mano sinistra stringeva una valigia marrone, rigonfia e pesante, sospirò stanca.
Blake!!! Cerca di svegliarti e farmi compagnia!! Qua e buio pesto e devo assolutamente cercare il mio alloggio! sbuffo, picchiettando con l'indice sulla testa del micio, cominciando a camminare per la via buia, illuminata ogni cinque metri dalle fioche luci dei lampioni. Erin si strinse a se, non era una persona fifona però chi non avrebbe paura a rimanere da solo in una città nuova, in una stradina stretta e buia?
A passo svelto cercava di raggiungere la luce dei lampioni, ogni rumore le faceva venire i brividi, mettendola in allerta, mentre il gatto nero si sentiva a suo agio nell'oscurità, continuando a dormire.